Valeria Darò lavora presso la Direzione Generale della Traduzione (DGT) della Commissione europea quale Direttrice responsabile dei dipartimenti linguistici francese, inglese e tedesco, dell’unità che coordina la terminologia delle 24 lingue ufficiali dell’UE e infine della rete interistituzionale che collega i servizi di traduzione e interpretazione delle istituzioni europee (ICTI). Ha iniziato la sua carriera alla Commissione come traduttrice, passando in seguito al servizio di formazione, all’unità di coordinamento degli affari legali e istituzionali e alla cancelleria del segretariato generale della Commissione incaricata delle procedure di adozione, notifica e pubblicazione della legislazione. Rientrata alla DGT come capa unità nel dipartimento italiano, ha poi gestito per diversi anni l’unità di pianificazione centrale e di coordinamento delle richieste di traduzione da parte delle Direzioni generali della Commissione, prima di assumere la carica attuale nell’agosto 2018.
La sua attività precedente le istituzioni europee si è svolta nel privato, in qualità di interprete di conferenze, come pure in ambito accademico. Dapprima come docente a contratto presso la facoltà per interpreti e traduttori dell’università di Trieste dove ha tenuto corsi di interpretazione consecutiva dal tedesco verso l’italiano, e in seguito come ricercatrice nel settore della neurolinguistica. Le sue ricerche l’hanno portata a studiare i circuiti della memoria durante l’interpretazione simultanea, gli effetti delle pratiche di interpretazione sull’attenzione e i processi cognitivi attivati durante l’ascolto concomitante alla produzione verbale. Ha pubblicato in riviste internazionali come Babel (n. 38, 1992) e Meta (vol. 42, 1997) e presso le case editrici Benjamins (1994) e U. Hoepli (1999).
Valeria è una convinta europeista, sostenitrice del multilinguismo e dell’unità nel rispetto delle diversità culturali e di qualunque genere, ispirate ai valori della democrazia e di un umanesimo moderno, etico e progressista.